Character Quest: Ultima Erede

Raal se ne andò non troppo tempo dopo aver ottenuto il libro, non prima aver scambiato contatti con Ethan—un numero in più nell'E.T. poteva solo fare bene, soprattutto all'Ifrit che era solo e spaesato come un nabbetto in un MMORPG; il gamer, dal canto suo, cominciò immediatamente ad avere ripensamenti su ciò che aveva fatto: l'obiezione gli era già giunta alla mente appena formato il party, ma stava mandando Raal a morire?
La verità era che non poteva saperlo. Pensava di no, ragionevolmente parlando la risposta era no, probabilmente la risposta era no, ma non poteva esserne certo.
-Keuk, che mi prende? Preoccupato per il livellino? Aveva fatto quello che poteva per aiutarlo, il resto era nelle mani dell'Ifrit... il massimo di preparazione che poteva fare era diventare un po' più forte prima del giorno dopo, che era più facile a dirsi che a farsi, ma proprio il tipo di cosa per cui si stava preparando già da prima.
-Alright, che altro c'era all'ordine del giorno? Il primo passo era sicuramente il libro che gli rimaneva da leggere, anche se dopo essersi spostato nella sua stanza si ricordò di avere una promessa da mantenere verso il suo famiglio: -Allie, scusa per prima... con una carezza al famiglio, creò di nuovo la palla di Mana Oscuro e anche una nuova copia di Ombra, a cui diede la stessa direttiva di prima con una minima modifica, ossia ricevere e ricambiare i passaggi di Allie una volta che tutti e tre fossero tornati in soggiorno. Poteva seguire una istruzione condizionale, perché non una con delay? A dire il vero fu tentato di chiedere all'ombra di eseguire i suoi comandi "senza danneggiare gli oggetti" nella sua camera da letto, ma non poteva rischiare che un fraintendimento o un tiro maldestro gli rompessero la concentrazione o, molto peggio, il computer. -Bene, Allie, il tuo compito ora è diventare più forte allenandoti con Ombra come stavi facendo prima: metticela tutta!- Ghignò: non si aspettava certo che livellasse Magia Oscura semplicemente giocando, ma sarebbe stato molto utile avere uno strumento in più a disposizione.

Una volta sistematosi si sarebbe messo a studiare il secondo libro che aveva trovato nelle rovine, quello che aveva aperto una volta sola finora: non aveva avuto gran fortuna con il primo (e sperò per il bene di entrambi che a Raal andasse meglio) ma tanto valeva provare.
Non poteva arrischiarsi a fare tardi, per cui si sarebbe concesso solo un tentativo prima di cena, pasto che avrebbe consumato insieme ad Allie mentre guardava qualcosa in TV, pausa ufficiale necessaria sia per la pace mentale che per recuperare il Mana perduto. Chissà che non ci fosse qualcosa di divertente: quant'erano le probabilità che non si dovesse pagare una subscription per i programmi più seguiti? Che le Isole del Paradiso tenessero fede al loro nome? -Com'è andata oggi, Allie?- avrebbe chiesto nel frattempo.
I suoi tentativi di conversazione cominciavano a fargli paura.

Dopo cena—piatto, posate e bicchiere posti malamente nel lavello, una preghiera silenziosa all'Ethan del futuro—si sarebbe dedicato alle cose semplici, più afterthought che altro: nello specifico, testare la sua magia. La descrizione Skill della Magia Oscura diceva che il suo livello era in grado di, tra le altre, "decomporre e disperdere il Mana" e "degradare la Materia", che sembravano due abilità molto importanti che Titho aveva accennato, ma non approfondito quanto sarebbe piaciuto a lui. Per testare la parte sulla Materia aveva varie cose, tra tutte il coltello da cucina che aveva creato giorni addietro, prima del suo corso con Tithonia, per passare il tempo—casa era tutta sua, okay, ma distruggere qualcosa che gli era stato dato gratis gli causava un lieve moto di rigetto; per il Mana... beh, avrebbe dovuto tentare di far interagire il suo costrutto Oscuro con Mana puro ed eventualmente con altro Mana Oscuro, tanto per provare. Come baseline avrebbe scelto un quadrato fluttuante di circa venti centimetri di lato e dallo spessore minimo, uno "specchio" di colore nero—prima lo avrebbe creato alla solita maniera e testato contro il coltello; se non avesse avuto effetti sulla sua durabilità, avrebbe tentato di imprimergli la proprietà di "degradare la materia", e se ciò non avesse funzionato lo avrebbe dispellato per crearne una copia identica con entrambe le caratteristiche di "degradare la materia" e "disperdere il Mana", cosa che non era certo di sapere come fare ma che immaginava essere simile nella concentrazione richiesta alla semplice manipolazione. Dopo aver provato un paio di volte e compreso gli effetti ed eventuali costi di questi attributi sarebbe stato il momento di spostarsi in camera, essere tentato dal computer, pentirsi delle scelte di vita mentre lo si rifiutava, e dedicarsi invece alla lenta e poco fruttuosa attesa del sonno.

-Ah... è presto... il primo pensiero di Ethan appena sveglio, vedendo il Sole alzarsi dalla finestra che aveva lasciato non oscurata di proposito, fu di tornare a letto: da quanto tempo non si svegliava col Sole appena nato? No, anzi, con la sua vista a Blue, era stato possibile farlo? Non ricordava, ma riconduceva quella sensazione ai tempi della scuola. Fuck, mi si fotte il ritmo circadiano...- Gemette alzandosi dal letto e salutò Allie con una pacca assente sul capo, ma la sua sonnolenza svanì di colpo leggendo il messaggio—fortunatamente non vecchio, ma già presente sul suo E.T. -Aaah! Ma nessuno dà mai preavviso in questo mondo?! Si stropicciò gli occhi: beh, sopravvivere col caffé preso di fretta era già qualcosa a cui era più abituato. -Tempo di svegliare il nabbetto ignifugo.-
Che Raal fosse sveglio o meno, Ethan avrebbe iniziato una piccola serie di messaggi rapid-fire:


Se non avesse risposto entro una manciata di secondi, gli avrebbe poi chiamato: -Hey, leggi i messaggi. Avrei dovuto chiedere per l'orario. Not sorry.- Non era un grande fan delle telefonate, ma era un modo per assicurarsi che fosse sveglio—l'idea che il dispositivo dell'Ifrit potesse essere spento non gli passò nemmeno per l'anticamera del cervello, sinceramente, dal momento che il suo non lo era mai ora come sulla Terra; avrebbe riattaccato nel giro di un paio di secondi in ogni modo.

Era... pronto, almeno quanto poteva esserlo: Allie in braccio, il pugnale creato con Creazione Minore in una tasca, quello Rituale in un'altra—aveva avuto dubbi se portarlo, visti i ricordi legati a quell'oggetto, ma non poteva ignorare il vantaggio di un oggetto di rank più alto... e forse avrebbe potuto usarlo per mascherarsi? O farsi riconoscere come alleato usandolo, per spiegare come sapesse della condizione della donna che doveva trovare? C'era bisogno di una cosa del genere? Forse stava solo cercando scuse—d'altro canto, aveva ucciso due persone con l'altra arma, quindi magari doveva rivalutare le sue priorità.

Prima tra tutte, al momento, era arrivare al posto: nonostante ciò che aveva detto a Raal avrebbe cercato di rallentare se non si fosse presentato subito, andarsene così era un po' una dick move immotivata, ma contava di non doverlo fare troppo dal momento che effettivamente aveva solo un'idea sommaria della posizione del punto di rendezvous. -Ah, ma Raal...? Scambiò uno sguardo muto con Allie: no matter, era per strada ormai... se la caverà, si disse, scrollando le spalle mentre comtinuava a dirigersi verso la torre di controllo.